Le più antiche testimonianze archeologiche che attestano la presenza dell’uomo sulla parte bresciana della costa benacense risalgono all’età del Bronzo.
In quell’epoca(2000 a. C.) l’anfiteatro morenico che circonda Desenzano e la Valtenesi era occupato da una comunità che abitava su palafitte e si dedicava alla pesca, alla caccia e anche all’agricoltura, come dimostra l’aratro in legno rinvenutovi ed oggi conservato nel museo archeologico Rabotti (Desenzano).
A Lonato, a Polpenazze ed a Soiano sono stati rinvenuti resti di villaggi costruiti su palafitte, sempre dell’età del Bronzo.
Agli Etruschi si deve uno dei due nomi del lago: Benaco, infatti, deriva dalla voce Beni-Aco, che significa figli di Aco, leggendario principe dell’Etruria.
Si ritiene che anche i coloni greci, in epoca precristiana, abbiano occupato questo territorio incantevole(tanto che Valtenesi potrebbe significare Valla degli Ateniesi) oltre ai Tierreni ed ai Cenomani.
Ovviamente le tracce più importanti sono quelle di epoca romana: grandiose testimonianze ne sono le Grotte di Catullo, a Sirmione(il cui nome si deve probabilmente alla voce greca “syrma”, che significa coda o strascico) e la monumentale villa di Desenzano risalente al secondo secolo d.C. e scoperta nel1921, poco distante dal tracciato dell’antica via Emilia.
Il Garda si rivela come uno scrigno di grandi capolavori,dalla mirabile pala del Tiepolo nel duomo di Desenzano, alla Pieve di Santa Maria Assunta , splendido esempio di Romanico dell’ undicesimo secolo, passando per numerosi castelli di età medievale, testimonianze dell’importanza che esso ha rivestito in epoche diverse.
Situato tra il lembo settentrionale della pianura padana e i contrafforti prealpini bresciani e veronesi, il Lago di Garda ha sempre rappresentato una delle principali direttrici verso l’Europa centrale.
L’azione mitigatrice del lago, inoltre, ha generato un clima particolarmente favorevole che ha permesso l’insediamento di specie vegetali appartenenti alla flora mediterranea: cipressi, oleandri, allori, agrumeti, alberi di gelso e piante ornamentali come la palma, che decorava(ed in alcuni casi decora ancora oggi) i parchi delle eleganti ville gentilizie, oltre ovviamente agli olivi ed alla vite, protagonisti indiscussi dei settori alimentari ed enologici.
Tutto concorre quindi a fare dal Garda e della Valtenesi un’area di enorme interesse turistico, legata alle straordinarie tradizioni enogastronomiche, alle interessantissime possibilità di approfondimento culturale ed alle numerose occasioni di divertimento.


LAGO DI GARDA E VALLESABBIA
SITO UFFICIALE DELLA COMUNITÀ DEL GARDA
APT GARDA TRENTINO